Nel 1976 Lucio Battisti chiedeva al suo Amore come stava e la risposta arrivava con uno sguardo. All’epoca degli SMS lei le avrebbe risposto con due punti, trattino del meno, e una bella barra laterale per descrivere quella sensazione di “non so nemmeno io come sto”. In una chat i comandi della tastiera si sarebbero magicamente trasformati in una faccina dalla bocca un po’ sbilenca, e oggi? Beh, con la nuova funzione di Facebook non ci sarebbe stato neppure bisogno di chiederlo!
L’ultima novità in fatto di Emoticons è infatti integrata nello stato stesso di Facebook e permette di comunicare il nostro stato d’animo senza bisogno che gli altri ce lo chiedano. Quando apriamo il nostro profilo, il social network ci suggerisce di dire come stiamo ai nostri contatti e con uno smile ci fa accedere alla galleria di emozioni disponibili. Sono davvero tante e spaziano dai più banali “felice” e “triste” ai “in gran froma” e “giù”, per arrivare a “speciale”, “colpevole”, ”perso”, “rude”, “rigenerato”, “sexy”, “vivo” e chi più ne ha più ne metta. Insomma, con Facebook anche la domanda più semplice del mondo perde di valore e tutti i nostri amici, o presunti tali, sapranno come stiamo ancor prima di chiedercelo. Un modo veloce e diretto per esprimere le nostre emozioni, no? Io credo di no. Facebook è nato per spingere la gente a restare in contatto, ma questa ultima funzione sembra più finalizzata a diminuire la comunicazione piuttosto che spingerci a dialogare e chattare con qualcuno. Certo, è un modo veloce di trasmettere sensazioni, ma ammetto che in fatto di emozioni a me piace chiederle e ascoltare le risposte, mentre questa novità di Facebook non mi fa stare per niente bene, anzi, direi che sto “infastidita”. E tu come stai? Dimenticavo, se come me sei un inguaribile romantico, clicca qui per vedere il video di Lucio Battisti del 1976
