Quali sono i Social adatti alla promozione di una PMI? Su quali investire per aumentare la visibilità e trovare clienti? Scoprilo in questo articolo. 

Investire Sui Social

Ogni volta che mi trovo a dover iniziare un nuovo progetto di contenuti web, i clienti esordiscono con "Apriamo una pagina Instagram, lo usano tutti!".

Se da un lato questo entusiasmo mi rincuora, perché dimostra che, all'alba del 2024, i Social Network sono entrati nella cultura aziendale e vengono ritenuti un aspetto fondamentale per l'attività di promozione, dall'altra un po' mi spaventa.

Aprire una pagina Instagram perché lo fanno tutti vuol dire non avere una strategia e un obiettivo ben definito, ma seguire una moda del momento che a dir la verità sta già scemando, perché soppiantata da TikTok e da chissà quali altre piattaforme nei prossimi mesi.

Dove può portare in termini di visibilità, reputazione e crescita aziendale un investimento fatto per seguire una moda?

Instagram, Facebook, LinkedIN e qualsiasi altra piattaforma sono strumenti di marketing nel momento in cui li usiamo come strumenti, ovvero archi con cui lanciare i nostri messaggi e raggiungere obiettivi, ma se i bersagli non ci sono, i messaggi restano nel vento, e con essi le risorse investite per crearli.

Con questa riflessione non intendo dire che aprire una pagina Instagram sia sbagliato, anzi. Prima di buttarsi a capofitto, però, le aziende devono fermarsi un attimo e capire, dati alla mano, quale è il Social più adatto alla loro offerta. Dalla mia esperienza ci sono diverse strade da seguire per capire su quale canale Social vada la pena essere presenti, ma andiamo con ordine.

Come scegliere i canali Social su cui investire

Le aziende si illudono di essere loro a dover scegliere il canale Social più adatto, ma la verità è che non devono scegliere proprio nulla: sono i clienti che hanno già scelto per loro.

Per capire su quale canale Social bisogna essere presenti, le aziende non devono far altro che ascoltare il mercato, analizzare il proprio target di riferimento e capire dove i clienti, vecchi e potenziali, sono già attivi. È lì che il loro messaggio non andrà perduto e permetterà di creare legami capaci di segnare il successo di un'attività di content marketing sui Social Network.

Ora però andiamo al sodo: come si capisce su quali Social Network sono i nostri clienti? Ci sono almeno 3 diversi modi per capirlo:

  • Chiedi ai clienti fidati su quali canali sono già presenti

Questo metodo è il più empirico e per certi versi il più semplice. Se vuoi creare contenuti che fidelizzano clienti già acquisiti, tenendoli aggiornati con novità e approfondimenti, chiedi quale Social Network utilizzano per la maggiore, apri un account su questo e inizia a creare contenuti. Il fatto che i clienti ti conoscano già gioca a tuo vantaggio e con il tempo anche chi non ti conosce inizierà ad avvicinarsi e a capire se sei il fornitore che cercava.

  • Analizza la concorrenza

Chi offre prodotti o servizi come i tuoi è già presente su alcuni canali Social? Potresti provare a investire anche tu su queste piattaforme per dare ai clienti contenuti con un nuovo punto di vista sullo stesso settore. Se scegli questa strada, però, ti consiglio di andarci piano. Primo perché non saprai mai se il tuo concorrente è presente in una determinata piattaforma per caso o per una scelta ponderata e poi perché se arrivi su una piattaforma per secondo, non sarà così facile ottenere la stessa visibilità di chi era già lì quando ti sei svegliato.

  • Parti dalle buyer persona

L'analisi delle tue buyer persona è la via più affidabile per capire i tuoi potenziali clienti, chi sono e su quali Social Network sono più attivi. Per prima cosa quindi definisci il tuo cliente tipo, che caratteristiche e che interessi ha, e poi basati sulle statistiche degli utenti di ogni piattaforma per capire dove potresti avere più successo.

I Social Network per le PMI

Se hai già analizzato le tue buyer persona, sei a cavallo! Ora non ti resta che capire quali sono le piattaforme che utilizzano per iniziare a pubblicare contenuti proprio su di esse.

Ci sono decine e decine di statistiche che ti spiegano l'utenza media di ogni Social Network, ma lo so, non hai tempo e voglia di andarle a cercare. Ecco perché qui sotto ti ho riassunto le piattaforme più usate in Italia, con qualche indicazione sul tipo di clienti che ci puoi trovare e se possono andar bene per una PMI manifatturiera come la tua o sono più adatte a chi ha un'offerta diversa.

Twitter

Rapido, veloce, immediato. Twitter a mio avviso funziona molto in caso di eventi “in presa diretta”, come eventi sportivi, programmi tv, concerti, ma anche per il 50° della tua attività. Ideando, e soprattutto condividendo, con gli utenti un hashtag unico e facile da ricordare, puoi raccogliere nell’immediato i commenti di chi partecipa, sia fisicamente che virtualmente, al tuo evento e capire subito il suo grado di gradimento.

È adatto alle PMI?

Nì. Per esperienza Twitter è un Social Network che può essere usato per fiere di settore, in occasione di eventi che sponsorizzi o durante le feste aziendali, ma in genere non lo consiglio ai miei clienti perché richiede una presenza costante che solo poche aziende riescono ad avere nel quotidiano.

Facebook

Sebbene molti sostengano che Facebook sia morto, resta ancora il Social Network più usato, anche se con un’età media degli utenti che, in Italia, supera i 35 anni. Può essere interessante per il potere di acquisto di chi lo frequenta, e si adatta bene a tutti coloro che vogliono promuovere un prodotto/servizio su larga scala destinato agli utilizzatori finali, ma oggi per avere successo richiede un budget piuttosto alto che, oltre ai contenuti organici, prevede anche post a pagamento.

È adatto alle PMI?

Assolutamente sì: lo possono usare negozi, attività commerciali, proprietari di e-commerce, aziende manifatturiere e tutti coloro che vogliono proporre un prodotto o un servizio al loro pubblico. Con la funzionalità dei gruppi, inoltre, permette di creare degli spazi esclusivi per i clienti più fidati e aiuta a tessere relazioni ancora più solide e durature.

LinkedIN

Nato come Social Network che metteva in contatto i professionisti, oggi sta cercando di imitare altri colossi come Twitter e Facebook, ma resta ancora il canale più usato per attività B2B. Molto utile per contattare head hunter quando si vuole cambiare lavoro, con una buona strategia commerciale permette di trovare nuovi potenziali clienti interessati a prodotti e servizi destinati alle imprese.

È adatto alle PMI?

È il Social Network perfetto per le aziende B2B perché mette in contatto diretto con gli uffici acquisti e i manager di altre aziende interessanti. La sua utenza è composta per lo più da professionisti, per questo può essere utile anche a chi vuole promuovere servizi/prodotti destinati a una nicchia di clienti alto-spendenti.

Instagram

Instagram nasce come Social fotografico e anche se si è riempito di video e reel, resta pur sempre una piattaforma dove le immagini la fanno da padrone. È usato da un pubblico giovane, in media sotto i 30 anni, e grazie agli #, copiati spudoratamente da Twitter, permette di inserire i propri post in flussi di contenuti simili per farsi trovare da una fetta maggiore di pubblico interessato alla nostra offerta. Piccola nota dolente: non permette di usare link nei post per portare gli utenti direttamente sul nostro sito web, ma con un Link in Bio anche questa postilla può essere risolta.

È adatto alle PMI?

Sì. Se hai un prodotto per il B2C, come abbigliamento, piatti appetitosi, viaggi, e vuoi far conoscere il tuo nome curando molto l’immagine, Instagram è la piattaforma perfetta; ma anche se offri un servizio o ti rivolgi ad altre aziende, con caroselli e post testuali puoi ottenere buoni risultati.

Google Maps

Ebbene sì: anche le mappe di Google possono essere usate come un Social Network per condividere approfondimenti, news e offerte. L'interazione qui è quasi nulla, se non per le recensioni, ma essendo parte integrante di Google, i post su Google Maps aiutano il posizionamento organico e ti mostrano come una realtà smart agli occhi degli utenti.

È adatto alle PMI?

Sì, soprattutto se hai una sede fisica aperta al pubblico e se vuoi scalare i risultati di ricerca con un'attività che va oltre la SEO sul sito web.

TikTok

Nato nel 2016, ma salito alla ribalta, per lo meno in Italia, attorno al 2020, TikTok si basa su video giocosi, ma che possono diventare un ottimo modo per comunicare con un pubblico giovane e attento alle novità della Rete. Personalmente non lo amo, ma le statistiche mi danno torto: è già usato dal 69% delle aziende italiane che lo reputano un buon canale per allargare il proprio pubblico, soprattutto tra i giovanissimi.

È adatto alle PMI?

Sì, in particolare se vendi prodotti B2C destinati a un pubblico giovane e se vuoi investire in piattaforme diverse dalla concorrenza, dove far sentire la tua indole innovativa e attenta alle novità.

YouTube

Per certi versi troppo affollato, YouTube resta ancora il canale più usato da chi vuole investire nei video. Su YouTube la qualità dei creatori di contenuti è molto alta e per avere successo bisogna armarsi di pazienza, competenza di editing video e tanta voglia di fare, ma senza diventare degli YouTuber professionisti si possono creare dei canali interessanti che coinvolgono gli utenti e promuovono servizi e prodotti in modo chiaro e diretto.

È adatto alle PMI?

Sì, soprattutto per chi vuole fidelizzare i clienti con tutorial e consigli pratici su come usare i propri prodotti al meglio. Può anche essere usato per caricare video promozionali da veicolare poi tramite altri mezzi, come siti web o newsletter.

Quale è il Social giusto per le PMI

Come abbiamo appena visto, le possibilità sono tante e hai solo l'imbarazzo della scelta. Nessuno ti proibisce di investire su tutti i canali per aumentare i punti di contatto tra te e i clienti, ma ne vale davvero la pena? La Coca-Cola lo fa, certo, ma lei è presente in oltre 200 paesi.

Se stai leggendo questo articolo, con tutta probabilità sei una PMI che riconosce le potenzialità del web e dei Social Network per la sua attività di promozione, ma che deve anche fare i conti con budget a pochi zeri. Perché allora perdi tempo a voler aprire un account su Instagram, se già in partenza possiamo prevedere che non porterà i risultati sperati?

Seguire le masse e copiare dai grandi è un ottimo punto di partenza, ma rischia di essere un passo pià lungo della tua gamba. Cerca quindi di valutare la tua strategia di contenuti con attenzione, focalizzati sui tuoi obiettivi e non farti influenzare da quello che fanno tutti. La tua azienda, non è tutti! 


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