Sempre più spesso i miei clienti decidono di diventare Social, aprendo pagine aziendali su Facebook e pretendendo di ottenere risultati, ma siamo proprio sicuri che Facebook sia la panacea ad ogni mancanza di relazione con i propri clienti? I canali Social, così come tutti i canali di promozione, sia online e offline, non sono tutti uguali e per riuscire ad avere davvero dei risultati bisogna trovare quello giusto per i propri obiettivi. Ecco quindi un breve elenco dei canali Social più usati, con gli obiettivi che ti permettono di raggiungere, e quale esempio utile di quando è bene usarli e quando è meglio evitarli.  

Twitter

Rapido, veloce, immediato. Twitter, con i suoi hashtag e i suoi 280 caratteri permette di creare un legame diretto con i propri clienti, ma funziona solo in caso di eventi “in presa diretta”, come eventi sportivi, programmi tv, concerti. Trovando e soprattutto condividendo con gli utenti un hashtag unico e facile da ricordare, infatti, si possono raccogliere nell’immediato i commenti degli utenti che partecipano, sia fisicamente che virtualmente.

Quando lo posso usare?

Le PMI possono usare Twitter durante le fiere di settore, in occasione di eventi per i quali sono sponsor o durante le feste aziendali.

Quando è rischioso?

Quando la pubblicazione non avviene durante l’evento ma in differita, con una pubblicazione saltuaria, che si perde nel feed, e trattando temi non legati ad eventi reali, per i quali gli utenti non sono interessati a commentare con la loro opinione.  

Facebook

Sebbene molti sostengano che Facebook sia morto, resta ancora il Social Network più usato, anche se con un’età media degli utenti che, in Italia, supera i 35 anni. Usato da un pubblico adulto, quindi, ma per questo più interessante visto il potere di acquisto, e per questo adatto a tutti coloro che vogliono promuovere un prodotto/servizio su larga scala destinato agli utilizzatori finali.

Quando lo posso usare?

Lo possono usare i negozi, le PMI, le attività commerciali, gli e-commerce e tutti coloro che vogliono proporre un prodotto ad un pubblico molto ampio.

Quando è rischioso?

E’ rischioso se ti rivolgi ad un pubblico di nicchia e ad un B2B, in quanto a livello professionale è meglio usare altri canali.  

LinkedIN

Nato come Social Network che metteva in contatto i professionisti, anche se sta cercando di imitare altri colossi come Twitter e Facebook, LinkedIN è ancora il canale più usato per attività B2B. Molto utile per contattare head hunter e human resource quando si vuole cambiare lavoro, con una buona strategia commerciale permette di trovare nuovi potenziali clienti interessati a prodotti e servizi destinati alle imprese.

Quando lo posso usare?

Quando cerco un nuovo lavoro, e quando voglio proporre servizi e prodotti alle imprese o a professionisti, come architetti, responsabili acquisti, agenzie web.

Quando è rischioso?

Quando il mio prodotto è destinato ad un uso privato: gli utenti di LinkedIN sono persone reali, ovvio, ma molto raramente usano questo canale per cercare un nuovo paio di scarpe o un ristorante per una serata tra amici.  

Instagram

Molto in voga tra i giovani, permette di condividere foto e stories e di farsi trovare grazie all’uso di hashtag, esattamente come accade su Twitter. Piccolo limite: rispetto agli altri social network non permette di inserire link nei post, per cui se si vuole rimandare l’utente al proprio sito/blog la procedura diventa piuttosto macchinosa.

Quando lo posso usare?

Quando propongo al mercato prodotti dal grande impatto visivo: abbigliamento, piatti appetitosi, viaggi, e voglio far conoscere il mio nome su larga scala curando molto l’immagine.

Quando è rischioso?

Quando offro servizi B2B e utilizzo Instagram alla stregua di LiknedIN e Facebook cercando di indirizzare gli utenti verso un contatto diretto.  

Google+

Social Network nato in seno al motore di ricerca più famoso, mentre scrivo questo articolo Google+ sta morendo, se non lo è già. Usato soprattutto da informatici e nerd, voleva essere un’alternativa a Facebook, ma non è riuscito a fare il botto. Peccato, perché essendo integrato con Google permetteva di scalare più facilmente i risultati di ricerca. Fortunatamente Google ha però ideato Google MyBusiness che integra le informazioni aziendali presenti su Google Maps e permette di creare brevi post per promuovere i propri servizi grazie a funzioni geolocalizzate.  

Non hai ancora capito quale è il social network che fa per te?

Scrivimi a ester @dillosulweb.it e valutiamo insieme il canale più adatto alla promozione della tua attività!

*Fonte : La Repubblica